A complicare la situazione con inizio dell’anno è l’aumento dei contagi e il picco dell’influenzale stagionale con i soliti sintomi, febbre, raffreddore, tosse secca e dolori. Allarme dei pediatri per il virus respiratorio sincinziale.
La pandemia da Covid continua e il quadro è diventato più complicato poiché l’influenza stagionale denominata “Australiana” ha ormai raggiunto numeri
elevatissimi di contagi.
Quest’anno l’influenza stagionale colpisce in particolare i bambini, infatti i ricoveri in ambiente ospedaliero per influenza e sue complicanze in particolare nei bambini da un anno a cinque anni è di quattro volte più alta di quella riferita alle persone con età superiore ai 65/70 anni rispetto agli anni precedenti.
Come ampiamente previsto all’inizio della stagione invernale siamo quindi ora in piena triplendemia, termine utilizzato per descrivere l’attuale momento in cui la sovrapposizione tra Covid 19 e sue varianti, influenza stagionaleAustraliana, e virus respiratori sincinziali colpiscono una stessa popolazione o area geografica.
La situazione non deve essere sottovalutata poiché i VIRUS a RNA come quello dell’influenza Australiana e i virus respiratori sincinziali responsabili delle bronchioliti in età pediatrica stanno nelle ultime settimane diventando sempre più aggressivi e richiedono molta attenzione.
Lo afferma Augusto Sannetti Direttore Scientifico dell’Istituto Probiomics Care – Clinical Advancement Research Educational di Roma, a margine dell’importante convegno scientifico di Medicina di Precisione che si è tenuto recentemente a Roma organizzato dall’Associazione Ospedale e Territorio dove un work team di esperti nazionali ha discusso e approfondito il tema di effettiva attualità rigurdante “LE INFEZIONI VIRALI E IL MANAGEMENT DELLE MALATTIE INFLUENZALI E DELLA COVID 19 E SUE VARIANTI”.
Anche se la sovraesposizione dei vari virus stagionali influenzali a quella dell’infezione da Covid 19 non comporta eccessivi rischi di prenderle tutte e due insieme per un meccanismo di interferenza virale che protegge ed esclude la doppia infezione è però vero che la contagiosità ed effetti dei virus influenzali e parainfluenzali possono trovare porte aperte in diverse parti del nostro organismo e non solo dell’apparato respiratorio ma ad esempio anche attraverso il sistema vascolare che ci espone a maggior possibilità di essere infettati con effetti collaterali dirompenti sul sistema cardiocircolatorio con conseguente abbassamento complessivo delle difese immunitarie e reale rischio di poter contrarre tutti i vari tipi di infezione virale.
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