MEDICINA DI PRECISIONE APPROCCIO EMERGENTE PER LA PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE MALATTIE CHE TIENE CONTO DELLA VARIABILITA’ INDIVIDUALE A LIVELLO DI CARATTERISTICHE GENETICHE DI AMBIENTE E STILE DI VITA CHE INTERESSA OLTRE 10 MILIONI DI ITALIANI CON REAZIONI AVVERSE AL CIBO CHE MANIFESTANO ALLERGIE ED INTOLLERANZE
Quello delle reazioni avverse al cibo, allergie ed intolleranze è un argomento che interessa oltre il 25% della popolazione italiana.
E’ un tema di grande attualità anche perché correlato dalla legittima domanda di migliaia di pazienti che stanno sperimentando nuove allergie e sensibilità alimentari anche quale conseguenze postume della SARS-COV 2 e delle sue varianti, o dei vaccini, o dei farmaci utilizzati che possono aver scatenato in molti casi reazioni immunitarie eccessive ed aver provocato tempeste infiammatorie con ipersensibilizzazione immediata tale da provocare malattie a carico della pelle, dei polmoni, dei reni e dell’intestino i cui meccanismi generanti sono simili a quello delle allergie.
Infatti un indebolimento del sistema immunitario causato da SARS-COV 2 o dalle sue varianti o dai virus stagionali influenzali o da vari fattori epigenetici può produrre su centinaia di migliaia di persone nuove allergie ed intolleranze in particolare verso alimenti contenenti glutine o con lattosio, o nichel o da metalli pesanti presenti in molti cibi che possono far sviluppare sintomi cutanei, gastrointestinali, respiratori che sovrapponendosi alle infezioni ricorrenti rendono complessa la qualità della vita di milioni di pazienti.
Lo afferma Augusto Sannetti Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca “Human Probiomics Care” e neo Presidente della “Società Scientifica Italiana Educazionale di Medicina di Precisione” a margine di un importante convegno scientifico che si è tenuto recentemente a Roma organizzato dalla “Associazione Ospedale e Territorio” dove un Work Team di esperti di fama Internazionale ha discusso il tema di effettiva attualità riguardante “Le reazioni avverse al cibo: allergie ed intolleranze”.